Lo scorso 11 Aprile, 2019, dal centro della NASA presso il sito militare “White Sands Missile Range” nel Nuovo Messico (USA), è stato eseguito con successo l’esperimento di tipo “razzo sonda” denominato “Chromospheric LAyer Spectro-Polarimeter” (CLASP-II).
CLASP-II è il risultato di una collaborazione internazionale guidata dal Marshall Space Flight Center della NASA (USA), dal National Astronomical Observatory of Japan (NAOJ, Tokyo, Giappone), dall’Instituto de Astrofísica de Canarias (IAC, Tenerife, Spagna) e dall’Istitut d’Astrophysique Spatiale (IAS, Orsay, Francia). L’esperimento vede come suoi partner l’Istituto Astronomico dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca (ASCR), l’Istituto Ricerche Solari Locarno (IRSOL, Svizzera), il Lockheed Martin Solar & Astrophysics Laboratory (Palo Alto, USA), l’Università di Stoccolma (Svezia), e il Rosseland Center for Solar Physics Research (Oslo, Norvegia).
L’obbiettivo di CLASP-II era fornire nuove osservazioni di tipo spettro-polarimetrico di una particolare zona dell’atmosfera solare, la cromosfera. Questa complessa regione è al centro di una serie di importanti problemi scientifici, e il suo studio rappresenta una delle principali priorità nel campo della fisica solare. Sebbene ci siano numerose indicazioni che il campo magnetico giochi un ruolo fondamentale nella fisica della cromosfera, le nostre conoscenze riguardo il magnetismo di questa regione sono purtroppo ancora molto limitate. I campi magnetici presenti sul Sole possono essere studiati sfruttando le “impronte” che questi lasciano su una particolare proprietà della luce, la polarizzazione. L’esperimento CLASP-II ha fornito misure senza precedenti dell’intensità e polarizzazione della luce ultravioletta emessa dagli strati più alti della cromosfera. Questi dati, assolutamente unici, potranno ora essere sfruttati per ottenere nuove preziose informazioni circa l’intensità e l’orientazione dei campi magnetici cromosferici. Questo tipo di informazioni è di fondamentale importanza per comprendere, ad esempio, i meccanismi fisici responsabili dell’innesco di fenomeni di tipo esplosivo che hanno luogo nell’atmosfera solare. Se diretti verso la Terra, questi eventi di alta energia possono essere pericolosi per gli astronauti in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), o danneggiare i dispositivi elettronici a bordo dei satelliti, dai quali la nostra società tecnologica dipende oggi fortemente.
La radiazione ultravioletta non può essere osservata da terra e per questo è stato proposto un esperimento di tipo “sounding rocket” (razzo sonda), nell’ambito del “Sounding Rocket Program” della NASA. I razzi sonda sono molto più semplici ed economici dei satelliti, e offrono ai ricercatori l’opportunità di testare nuove idee e ottenere nuovi risultati in modo relativamente rapido. CLASP-II è stato lanciato Giovedi’ 11 Aprile alle ore 12:51 (ora locale) dal deserto White Sands nel Nuovo Messico (USA), a bordo di un razzo Black Brandt IX della NASA. Il razzo ha raggiunto un quota di 170 miglia (circa 273 km), prima di scendere con l’ausilio di un paracadute. Tutta la strumentazione è stata recuperata in ottimo stato. La misura è stata eseguita perfettamente durante i cinque minuti di osservazione: sia il sistema di puntamento che lo spettropolarimetro hanno funzionato in modo ottimale. Una prima analisi dei dati registrati ha mostrato un ottimo accordo con i calcoli teorici.
Il contributo dell’IRSOL all’esperimento avrà inizio ora, e riguarderà l’interpretazione teorica dei preziosi dati forniti da CLASP-II, con l’obbiettivo di estrapolare la maggior quantità possibile di informazioni riguardo il magnetismo della cromosfera. Questo lavoro coinvolgerà diversi Istituti e sarà guidato dal Prof. J. Trujillo Bueno (responsabile del progetto CLASP-II presso l’IAC). Lo sviluppo di nuovi strumenti computazionali che saranno di grande utilità per la modellizzazione teorica delle osservazioni fornite da CLASP-II è l’obbiettivo di un progetto “Sinergia” del Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica (SNSF) attualmente in corso. Questo progetto vede coinvolti l’IRSOL di Locarno (Dr. Luca Belluzzi, membro del progetto CLASP-II) l’Istituto di Scienze Computazionali (ICS) dell’Università della Svizzera Italiana (USI) di Lugano (Prof. R. Krause), l’IAC di Tenerife (Prof. J. Trujillo Bueno) e, in qualità di partner, l’Istituto di Astronomia dell’ASCR (Dr. J. Stepan, membro del progetto CLASP-II).
Alcuni membri del progetto CLASP-II posano per una foto davanti al razzo Mercoledì 28 Marzo, presso il White Sands Missile Range (Nuovo Messico, USA). Da sinistra a destra: J. Okamoto (NAOJ, CLASP-II project scientist), D. McKenzie (NASA, CLASP-II principal investigator), R. Ishikawa (NAOJ, CLASP-II principal investigator), J. Trujillo Bueno (IAC, CLASP-II principal investigator), e L. Rachmeler (NASA, CLASP-II project scientist).
Crediti: U.S. Army, Photo by Louis Rosales