Il 24 gennaio 2019, si è tenuta a Bruxelles la riunione che ha dato inizio al progetto SOLARNET II, che si prefigge l’obiettivo di integrare le maggiori infrastrutture nel campo della fisica solare ad alta risoluzione, in vista della realizzazione del European Solar Telescope (EST). SOLARNET II si svolgerà sull’arco dei prossimi 4 anni coinvolgendo 36 partners provenienti da 16 diverse nazioni.
EST è il telescopio solare di prossima generazione che la comunità europea di fisica solare sta progettando alle isole Canarie. Il progetto è gestito dalla European Association for Solar Telescopes (EAST) che è stata fondata nel 2006 e che attualmente include membri di 18 nazioni. La Svizzera è rappresentata in seno all’associazione EAST dall’IRSOL. Dal 2016 EST è incluso nel European Strategy Forum on Research Infrastructures (ESFRI), uno strumento strategico pensato per lo sviluppo dell’integrazione scientifica in Europa.
La partecipazione svizzera a SOLARNET-II è alquanto importante. Il partecipante principale è l’Università della Svizzera italiana (USI) che si avvale della collaborazione dell’IRSOL quale istituto associato e del Centro svizzero di calcolo scientifico (CSCS). La Haute Ecole d’Ingénierie et de Gestion du Canton de Vaud (HEIG-VD) partecipa pure al progetto. Il contributo svizzero al progetto può essere riassunto come segue. Il supercomputer Piz Daint al CSCS sarà messo a disposizione dei fisici solari per sviluppare nuove strategie di calcolo per lo studio dell’atmosfera solare. USI e IRSOL organizzeranno una summer school dal titolo “Solar spectropolarimetry: From real to virtual observations”. Inoltre è previsto che l’IRSOL lavorerà sullo sviluppo di un’innovativa tecnologia che permetterà delle misure polarimetriche ad alta precisione assoluta con errori sistematici ridotti. Infine l’HEIG-VD contribuirà alla realizzazione di un efficiente sistema di ottica adattiva.